BOCCA DI LEONE
Le bocche di leone hanno un aspetto altero.
Forse è per questa ragione che nel linguaggio dei fiori simboleggiano l'indifferenza.
Il nome del genere, Antirrhinum, significa in greco "simile a un muso (o un naso)", infatti "anti" = simile e a "rhin" = naso ad indicare la forma della corolla. Il nome comune (Bocca di leone) deriva dalla particolare struttura delle labbra del fiore: quello mediano inferiore aderisce al superiore a chiusura della "gola". Se "strozzato" con le dita (comprimendo lateralmente la corolla) le labbra sembrano aprirsi scoprendo la bocca della corolla.
Nell'antichità si affermava che il seme della bocca di leone, mescolato con olio di giglio, rendeva più bella la faccia e la pelle.
I fiori possono avere vari colori: quelli spontanei sono porporini o bianchi; ma se coltivati si possono avere vari colori: giallo, violetto, rosa, e la dimensione può raggiungere i 6 cm.
Il luogo d'origine di questa pianta è l'Europa meridionale e il Nordafrica. In particolare è nativa del Marocco, Portogallo, Francia, Turchia (parte est) e Siria. In Italia le bocche di leone della nostra specie (quelle naturalizzate) crescono nei luoghi sassosi e aridi, ma anche sui vecchi muri soleggiati, e ai margini dei sentieri. Per il suo bell'aspetto, derivante dall'elegante forma, la Bocca di leone è frequentemente coltivata nei giardini